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Giardini di saggezza in Occidente, di Hervé Brunon, è un condensato di coltissime argomentazioni filosofiche e storiche, intrecciate a ubiqui rimandi alla cultura del giardino occidentale. È un libro densissimo, un concentrato di idee, proposizioni, citazioni letterarie, artistiche e, naturalmente, giardinistiche che danno ebbrezza. Non avendo, mio malgrado, sufficienti chiavi >…

L’industria Biennale Come è possibile affermare ancora domini separati là dove l’economia dell’informazione produce una coincidenza immediata tra struttura e sovrastruttura, tra lavoro e società, tra industria e creatività  L’identificazione, se ancora fosse possibile, di una «esteriorità» sociologica dell’arte ai rapporti capitalistici di produzione potrebbe riabilitare una categoria modernista qual >…

In Pensiero selvaggio, Lévi-Strauss colloca l’arte a metà strada tra conoscenza scientifica e pensiero mitico o bricolage. Se lo scienziato approda a nuove realtà (conoscenza) per mezzo di strutture, il bricoleur agisce all’inverso, parte da resti e frammenti di eventi per formulare strutture. Secondo l’antropologo francese, l’artista si colloca all’intersezione >…

Non la smettiamo un secondo di «fare del comune» e di «essere fatti dal comune». Tutto sta nel sapere quale  A prima vista sembrerebbe paradossale presentare, nell’ambito di questa mostra e nel contesto di una conferenza sul comunismo, una relazione dedicata al non comune. Per spiegare questa scelta devo cominciare >…

Laura Perrone: A distanza di tempo, dovendo pensare criticamente a quello che è stato “Sensibile Comune – Le opere vive” (Galleria Nazionale, 14-22 gennaio 2017), non parlerei né di un’operazione riuscita né, tantomeno, fallimentare. In primo luogo perché non è stata un’operazione determinata, piuttosto un’opportunità per realizzare qualcosa che non è >…

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