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Portolano

Non voglio qui tornare sui ballottaggi comunali italiani né valutare gli effetti del Brexit, mi limito a indicare un tratto comune nei commenti, cioè l’accusa di populismo mossa indiscriminatamente ai vincitori di entrambi e la complementare (auto)descrizione favorevole dei perdenti – dove quell’(auto) segnala l’immedesimazione dei commentatori in un’aristocrazia fichissima >…

Gli anni Settanta hanno rappresentato un momento formidabile dal punto di vista dell’autocoscienza della condizione della donna e delle sue possibilità di riscatto nella società civile e intellettuale. Nel mondo della cultura si è sentito il bisogno da parte delle donne di favorire progetti condivisi, partecipati, abbracciando quindi la pratica >…

Libera Mazzoleni – Una volta comprese le ragioni del mio rifiuto di una visione dell’arte idealistico- formale puramente estetizzante, non mi rimaneva che ricominciare daccapo, il che significava partire semplicemente dall’esistenza, cioè da me, dal mio sentimento di fragilità e di interesse per il mondo.  Libera Mazzoleni è nata a >…

Qual è il rapporto tra politica e ontologia? Meglio: se democrazia, decisione dei molti, processo aperto e molteplice, senza ordine trascendente né telos (preordinato), è ancora possibile l’ontologia? Non sarebbe forse necessario collocarsi su un terreno propriamente «deontologico»? Se vogliamo prendere sul serio l’apprendistato filosofico di Michael Hardt, condotto seguendo >…

L’intento del prezioso volumetto scritto da F. Chicchi, E. Leonardi e S. Lucarelli, Logiche dello sfruttamento (ombre corte, 2016) – che qui abbiamo anticipato –  consiste nel restituire centralità analitica e politica alle relazioni di sfruttamento. L’attenzione posta sulla molteplicità delle forme contemporanee di sfruttamento e sull’articolazione attraverso cui si >…

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