Diane Bond

Nata in California Diane Bond debutta giovanissima come modella e trapezista; nel 1963 la partecipazione alla serie televisiva sul circo americano The Greatest Show on Earth la introduce nel mondo della televisione e del cinema, dove ricopre diversi ruoli come stuntwoman e attrice. Tra le numerose apparizioni, la più nota è forse quella nel film A noi piace Flint (1967), diretto da Gordon Douglas.

Nel 1968 si trasferisce in Italia e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola Superiore d’arte applicata del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1973 dà vita, con altre studentesse dell’Accademia, al gruppo Le Pezze, nato allo scopo di denunciare la condizione di subalternità della donna attraverso l’elaborazione grafica di indumenti usati che vengono appesi in contesti pubblici e istituzionali. Attraverso la frequentazione di un gruppo di artiste parimenti impegnate sul fronte femminista, Bond partecipa a un’esperienza di lavoro collettivo basato sulla condivisione di idee e progetti che confluisce nella pubblicazione del libro Ci vediamo mercoledì. Gli altri giorni ci immaginiamo, edito da Mazzotta nel 1978. Nel 1976 inzia il progetto Dolls on the Road, tuttora in corso: Bond realizza delle bambole, dipinte su tela o su carta incollata su tela, ne ritaglia i contorni e le porta con sé nei suoi viaggi; la prima bambola, significativamente chiamata Donna, nasce dall’esigenza di rappresentare la condizione di emarginazione del genere femminile. L’esistenza delle bambole è attestata dai loro passaporti, in cui l’artista raccoglie timbri doganali, fotografie, annotazioni di viaggio che diventano affermazione di identità.

Diane Bond, Il Giorno 29-12-73, 1974, serigrafia su pagina di giornale, cm 55x40
Diane Bond, Il Giorno 29-12-73, 1974, serigrafia su pagina di giornale, cm 55×40

A partire dal 1988 inizia una serie di disegni che raffigurano i ruoli riservati alla donna nella società borghese, attraverso le vicende di Gina, domestica sfruttata e vessata dalla padrona che riuscirà a riscattarsi e a cambiare il suo destino grazie all’intervento di una figura esterna, Magic Gina, e alla presa di conscienza di sé. Bond ha raccolto i disegni e le storie di Gina nel booklet La sagGina. Storie di potere, pulizia, trasformazione, pubblicato nel 2013.

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