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Adriano Spatola

Ne Le strutture antropologiche dell’immaginario (1960) Gilbert Durand (che in diversi passaggi riprende Bachelard ma soprattutto Lévi-Strauss) ci dona una definizione della poesia: «la poesia è integrazione linguistica e disintegrazione semantica». E in un altro passaggio ci dice che la poesia va letta attraverso una sorta di «yoga della lingua». >…

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