Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli in Menna) è un’autrice di poesia visiva, sonora e performativa. Negli anni Settanta ha assunto un nome maschile in segno di protesta contro le disparità che caratterizzano la relazione uomo-donna. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive; tra queste si ricordano le esposizioni al femminile curate da Romana Loda (Coazione a mostrare, Magma, Il volto sinistro dell’arte), le mostre e le performance realizzate con Verita Monselles (Litanie Lauretane, Poesia Muta, Ti scrivo solo di domenica), la mostra Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Bentivoglio in occasione della Biennale di Venezia del 1978. Tra le mostre recenti si segnalano la retrospettiva Autoritratto di un matrimonio (Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma), le personali alla Fondazione Federico J. Klemm a Buenos Aires (2006), Viaggio nella parola a La Spezia (2007), Scritture viventi (2013) alla Galleria Galeotti, in collaborazione con la Fondazione Filiberto Menna di Salerno e La Fondazione Carima di Macerata, Zitta tu… non parlare! alla Sala Santa Rita di Roma (2014). Dal 1974 dirige l’associazione culturale Lavatoio Contumaciale, che si occupa di poesia, arti visive, letteratura, musica e multimedialità; dal 1992 partecipa, in qualità di vice-presidente, alla gestione della Fondazione Filiberto Menna.