Nanni Balestrini, tra poetica e politica: paesaggi verbale di quelli che restano. A un mese dalla sua scomparsa e in occasione della giornata che gli è dedicata al Teatro Argentina di >…
Istruzioni preliminari
Una poesia di Nanni Balestrini
il nostro mondo sta scomparendo
i tramonti succedono ai tramonti
si può sentirne lo strappo silenzioso
scorrere il sangue la vita che fugge
su fogli di carta corrosi sbiaditi
accarezzando le parole ancora visibili
accarezzando le parole ancora visibili
supreme famose finzioni si dissolvono
su fogli di carta corrosi sbiaditi
i tramonti succedono ai tramonti
in una realtà caotica ostile immensa
non sappiamo chi siamo né dove andiamo
non sappiamo chi siamo né dove andiamo
le vecchie certezze se ne vanno
in una realtà caotica ostile immensa
supreme famose finzioni si dissolvono
la nostra urgenza di ordine si annulla
in un reticolato di possibilità infinite
in un reticolato di possibilità infinite
proviamo ogni volta con parole diverse
la nostra urgenza di ordine si annulla
le vecchie certezze se ne vanno
tutto si ramifica si scompone si mescola
gli esperimenti non producono un sì o un no
gli esperimenti non producono un sì o un no
ma un continuo flusso di probabilità
tutto si ramifica si scompone si mescola
proviamo ogni volta con parole diverse
nessuna ricerca di risposte assolute
poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità
poiché ogni sviluppo è segnato dalla discontinuità
rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo
nessuna ricerca di risposte assolute
ma un continuo flusso di probabilità
il punto è dove la catena può essere spezzata
la contraddizione principale muta continuamente
la contraddizione principale muta continuamente
nella violenza che stravolge la quotidianità
il punto è dove la catena può essere spezzata
rottura radicale e definitiva con l’evoluzionismo
teoria materialista della contingenza
il tempo in cui l’uno si spacca in due
il tempo in cui l’uno si spacca in due
guardando l’evento da prospettive parziali
teoria materialista della contingenza
nella violenza che stravolge la quotidianità
nella durata mutevole delle congiunture
forze eterogenee si compongono su una linea comune
forze eterogenee si compongono su una linea comune
secondo una relazione non predeterminata
nella durata mutevole delle congiunture
guardando l’evento da prospettive parziali
scomporre e ricomporre in equilibri alternativi
la scrittura come un flusso non come un codice
la scrittura come un flusso non come un codice
costruzioni associative e accumulative
scomporre e ricomporre in equilibri alternativi
secondo una relazione non predeterminata
arricchisce il significato rendendolo plasmabile
la forma liberata dalla palude delle sintassi
la forma liberata dalla palude delle sintassi
sequenza di immagini sparate come slogan
arricchisce il significato rendendolo plasmabile
costruzioni associative e accumulative
rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio
contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso
contro l’abuso la convenzione lo svuotamento di senso
non più dominanti e dominati ma forza contro forza
rendere partecipe il lettore azzerando il linguaggio
sequenza di immagini sparate come slogan
l’attacco va minuziosamente preparato
secondo una prospettiva rivoluzionaria
secondo una prospettiva rivoluzionaria
un altro mondo sta apparendo
l’attacco va minuziosamente preparato
non più dominanti e dominati ma forza contro forza
si può sentirne lo strappo sonoro
scorrere il sangue la nuova vita che arriva
Quando, ormai un anno fa, organizzammo una serie di tavole rotondo sul ’68 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Nanni Balestrini lesse, come suo intervento, questa poesia, l’ultima che aveva scritto. Istruzioni preliminari è stata poi inclusa nella raccolta Cosmogonia, contenuta in N. Balestrini, Cosmogonia e altro. Poesie complete (1990-2017), DeriveApprodi, 2018, vol. III, pp. 318-320, e successivamente ripubblicata in I. Bussoni, N. Martino, È solo l’inizio. Rifiuto, affetti, creatività nel lungo ’68, ombre corte, 2018.
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