Giuseppe Molica

Nato a Palermo (1986), vive e lavora a Roma e si occupa di filosofia all’Università di Roma Tre. La sue attuali ricerche riguardano la rilettura in chiave filosofica del fenomeno musicale, con particolare attenzione al concetto di ritornello; il ruolo e la responsabilità dell’artista come colui che esperendo, fa esperire; il ruolo del maschio all’interno di una teoria e di una prassi femministe. Dal 2014 è nel gruppo fondatore di Abaton Project, progetto anonimo di sperimentazione artistica e politica nella produzione musicale, video e fotografica. Dal 2015 lavora e scrive insieme a Marta Acciaro. Il duo Marta e Giuseppe lavora alla realizzazione di scritti ed opere, tra cui il ciclo Frattempo, che indaga il rapporto fra l’essere umano e il tempo nell’era della sussunzione di massa.

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La povertà non è sinonimo di delinquenza – dicono i moralizzanti Quindi se i poveri saccheggiano non è delinquenza – dice il sillogismo La normalità, nonostante tutto, continua a pretendere il suo tributo di vite, e, ad un mese dall’inizio di «questa cosa» chiamata eccezione, tocca pagare una nuova tassa. >…

Costretti in casa da «cause di forza maggiore»: anche riportando tutto al nucleo, le monadi avranno le finestre. Che l’esperimento radiofonico continui, piuttosto che sperarne la cessazione, e che continui ritornando alla materialità del suono e della musica, e dei corpi che la producono. Spingerlo fino a tornare ai bisogni >…

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