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Guy Debord

Disponibile in traduzione italiana il volume di Jacques Rancière, Lo spettatore emancipato (DeriveApprodi, pp. 176, edizione a cura di Diletta Mansella), del quale anticipiamo un estratto. Queste opposizioni – guardare/sapere, apparenza/realtà, attività/passività – definiscono una divisione del sensibile, una distribuzione a priori delle posizioni e delle capacità e delle incapacità >…

Dopo oltre vent’anni dalla prima edizione (1996) de L’amara vittoria del situazionismo. Storia critica dell’Internationale Situationniste 1957-1972, Gianfranco Marelli torna con una nuova edizione dell’opera (Mimesis, 2017), frutto di una passione e di uno studio mai interrotti. Molti sono i dati e le storie che si aggiungono alla edizione originaria, >…

Il palcoscenico è ancora rialzato. Ma non è più sospeso sopra un’insondabile profondità: è diventato un podio. Walter Benjamin su Bert Brecht  Piattaforma filosofica La città è il campo privilegiato dell’esercizio del potere. Ovunque procedure di assoggettamento sono al lavoro (sui corpi, sul linguaggio e sui luoghi). Si distribuiscono spazi >…

L’industria Biennale Come è possibile affermare ancora domini separati là dove l’economia dell’informazione produce una coincidenza immediata tra struttura e sovrastruttura, tra lavoro e società, tra industria e creatività  L’identificazione, se ancora fosse possibile, di una «esteriorità» sociologica dell’arte ai rapporti capitalistici di produzione potrebbe riabilitare una categoria modernista qual >…

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