Archivio

Aura

Pubblichiamo la prefazione al nuovo libro di Marco Scotini «Artecrazia. Macchine espositive e governo dei pubblici», in uscita in questi giorni per DeriveApprodi, nella collana OperaViva.   Per un’arte del comune, dell’esodo, dei molti, delle singolarità, dello sciame. Molteplici sono i modi con cui si potrebbe definire la ricerca militante >…

Nell’affrontare la questione della classe in relazione al mondo dell’arte contemporanea due domande vengono in primo piano: Fino a che punto le figure professionali all’interno del mondo dell’arte sono interessate a problematiche relative alla classe sociale di provenienza, alla diseguaglianza, al consumismo, al sessismo e al razzismo? Come risponde l’apparato >…

In queste settimane stiamo pubblicando le immagini di alcune azioni e mostre pubbliche collettive, la serie N.d.R., gli Avvisi alle popolazioni, le copertine della rivista Aut.Trib.17139, e in particolare alcune opere di Carmelo Romeo e Luciano Trina, che a quelle iniziative parteciparono o che organizzarono direttamente. Protagonisti di un percorso >…

Dal 14 al 22 gennaio alla Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, in occasione del convegno internazionale C17 – Rome Conference on Communism (18-22 gennaio), si terrà Sensibile comune. Le opere vive, una mostra/evento a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti. Con questo Focus presentiamo l’iniziativa >…

1. Una poetica del comune  Nella prefazione all’edizione italiana del Manifesto del partito comunista del 1893 Engels scrive: «Il chiudersi del medioevo feudale, l’aprirsi dell’era capitalista moderna sono contrassegnati da una figura gigantesca: quella di un italiano, Dante, al tempo stesso l’ultimo poeta del medioevo e il primo poeta moderno. >…

Si dice che l’avanguardia, ellittica e problematica per definizione, abbia mimato (e non denunciato) la modernità capitalistica e il suo regime rappresentativo. E questo a differenza di quanto avveniva nel fronte comune della retrovia sovietica rivoluzionaria  È possibile parlare di un «Modernismo socialista» (rimasto periferico, clandestino, meno visibile) capace di >…

Questo titolo significa forse che l’opera va intesa come uno strumento capace di rivelare, tracciare e identificare un gruppo di particelle umane nella struttura del loro movimento, precisamente come fanno in fisica i rivelatori di particelle elementari  Carlo Moggia chiama genericamente Rivelatori le opere in cui compaiono molteplicità umane su >…

Newsletter

Per essere sempre aggiornato iscriviti alla nostra newsletter

    al trattamento dei dati personali ai sensi del Dlg 196/03