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Gilles Deleuze

In occasione dell’incontro sugli anni Ottanta, The Hateful Eighties. Luccicanza di fine-inizio secolo – Museo Macro Asilo, martedì 17 dicembre (ore 11.00 – 13.00 Auditorium) con Peppe Allegri, Tommaso Ariemma, Ilaria Bussoni, Paolo Davòli, Nicolas Martino, Lorenza Pignatti, Viviana Vacca – pubblichiamo una breve anticipazione dal numero 10 del giornale >…

Che di tradimento si tratti è detto esplicitamente, e quasi rivendicato, con commisurata ironia, sin dall’incipit di Postcritica (edito per i tipi di Quodlibet), una vivacissima ricognizione del campo che Mariano Croce àncora ai concetti, di derivazione spinoziana, di asignificanza, materia, affetti. Il tradimento, vedremo fino a che punto e >…

Premessa: Questo articolo nasce come prosecuzione del ragionamento iniziato con Arte, populismo e alterinstitutional turn apparso in «Roots§routes» n.28, maggio-agosto 2018. L’interesse intorno al tema delle istituzioni non è certo un fenomeno recente nell’ambito dell’arte contemporanea. Dall’imporsi della Critica Istituzionale in poi, questo campo è stato periodicamente scandagliato da nuove analisi >…

Il principale tratto del suo carattere? La nostalgia del futuro Luigi Nono, La nostalgia del futuro (2007)  Colpisce, nella risposta data dal musicista Luigi Nono al questionario di Proust che chiude la raccolta di saggi dall’omonimo titolo, la caratteristica principale delle temporalità non cronologiche: la nostalgia (del futuro) non è >…

Pubblichiamo qui, in versione ridotta, uno scambio tra Roberto Esposito e Toni Negri. Il dibattito si è tenuto in occasione del primo Festival di DeriveApprodi (25-27 novembre 2016) e si trova oggi raccolto, in versione integrale, nel volume Effetto Italian Thought (a cura di Enrica Lisciani-Petrini e Giusi Strummiello, Quodlibet, >…

Qual è il rapporto tra politica e ontologia? Meglio: se democrazia, decisione dei molti, processo aperto e molteplice, senza ordine trascendente né telos (preordinato), è ancora possibile l’ontologia? Non sarebbe forse necessario collocarsi su un terreno propriamente «deontologico»? Se vogliamo prendere sul serio l’apprendistato filosofico di Michael Hardt, condotto seguendo >…

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