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Arriva in libreria in questi giorni una raccolta di scritti di David Harvey, Geografia del dominio. Capitalismo e produzione dello spazio (ombre corte, 2019). Una sintetica introduzione al pensiero di uno dei maggiori interpreti del mondo contemporaneo, dalla quale anticipiamo un breve estratto del capitolo intitolato L’arte della rendita. Globalizzazione >…

È un’altra immagine unica, irripetibile, del passato che svanisce ad ogni presente che non ha saputo riconoscersi di fronte ad essa W. Benjamin Le immagini devono vivere, nonostante la guerra G. Maria Volonté  Ogni fotografia è un’immagine, è l’avvenimento dell’immagine come presa di posizione politica. Quando le immagini prendono posizione, >…

L’Almanacco di Filosofia e Politica (Quodlibet, 2019), diretto da Roberto Esposito, sarà presentato giovedì 16 maggio alle 17.00 a Villa Mirafiori (via Carlo Fea 2, Aula IV) all’interno del Seminario permanente di Filosofia Teoretica dell’Università di Roma La Sapienza. Intervengono Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Marcello Mustè, Mario Tronti, Elettra >…

Questo articolo è apparso sulla rivista Le Nouveau Magazine Littéraire il 25 settembre 2018. Sam Bourcier ringrazia Federico Zappino per la traduzione dal francese. Il femminismo della differenza è moribondo. È una questione generazionale. È anche per questo motivo che l’articolazione del femminismo attorno alla «donna» – a «la-donna» avrebbe >…

«Malgrado i dibattiti incessanti sull’impossibilità di fuggire dal giardino, c’è chi non rinuncia a trovare un mezzo per farlo»: così scriveva Monique Wittig in Un jour mon prince viendra, un racconto apparso nel febbraio del 1978 su «Questions féministes», la rivista del femminismo materialista francese diretta da Simone de Beauvoir >…

Concepita come la prima comprensiva cartografia dei rapporti tra arte e femminismo nel contesto socio-politico italiano degli anni Settanta, Il Soggetto Imprevisto intende presentarsi quale indagine archeologica del più ampio dibattito contemporaneo sul concetto di genere. La posta in gioco non è solo quella di riaprire gli archivi ribelli del >…

27 ottobre 1978. Nella sala del Centro Culturale Studentesco (SKC) di Belgrado, un «sociologo barbuto» prende la parola «autorizzato» a esprimersi sull’oppressione femminile: relatrici francesi e italiane – in particolare Anne Marie Sauzeau Boetti – lo contestano con disappunto urlando in tutte le lingue «Basta! Assez! Enough!» e gli impediscono >…

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