Confessions of a cyber girl The kingpin of the Matrix world It’s a war and I’m winnin’ Let me live the life I did in the beginning Princess Nokia, Cybiko, 2014 Ho messo il dito sulla mappa pronta a partire so che di strada ce ne è tanta prima di >…
Confessions of a cyber girl The kingpin of the Matrix world It’s a war and I’m winnin’ Let me live the life I did in the beginning Princess Nokia, Cybiko, 2014 Ho messo il dito sulla mappa pronta a partire so che di strada ce ne è tanta prima di >…
La difficoltà di tradurre da una lingua che non esiste ancora è notevole, ma non va tuttavia esagerata. Dopotutto, anche il passato può essere oscuro quanto il futuro. (…) lo stesso vale per le traduzioni della letteratura del futuro (o di un futuro). Il fatto che non sia ancora stata >…
Già nelle prime pagine degli Appunti per un dizionario delle amanti – edito da Meltemi nella collana Culture Radicali curato dal Gruppo Ippolita – non si può fare a meno di notare un’assenza assordante, quella dell’uomo. Un’assenza che non ha la violenza dell’eliminazione del maschio, assertiva e definitiva, ma ha >…
Un’anticipazione dal libro Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica del sistema-mondo (Meltemi editore, 2020, pp. 266) di Rachele Borghi. L’entrata in uso negli anni Ottanta del termine postcolonialismo non ha contribuito a fare chiarezza. Il prefisso post, nonostante non avesse un valore temporale ma andasse piuttosto ad indicare il >…
«La vita invisibile di Euridice Gusmao» è come il sintomo di una guarigione collettiva. Il film di Karim Aïnouz, presentato a Cannes per la sezione Un Certain Regard, è nelle sale nei giorni in cui la potente moltitudine di Non una di meno si fa vedere a Napoli all’ex Asilo >…
Il libro di Maria Luisa Boccia, «Le parole e i corpi» (Ediesse, 2018), verrà presentato oggi, venerdì 21 giugno alle 19.30, alla Libreria Fahrenheit 451, Campo de’ Fiori 44, Roma. Intervengono con l’autrice Manuela Fraire (psicanalista) e Alberto Leiss (giornalista). «Vogliamo partecipare ad un mondo, così com’è, con le sue >…
Il 22 maggio del 1978, in un’Italia profondamente scossa dalla morte del Presidente del Consiglio Aldo Moro, ucciso il 9 maggio dalle Brigate Rosse, il Parlamento approva la legge che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza. Benché controversa, la legge 194 rappresenta per il movimento femminista un’altra vittoria epocale, dopo quelle >…
27 ottobre 1978. Nella sala del Centro Culturale Studentesco (SKC) di Belgrado, un «sociologo barbuto» prende la parola «autorizzato» a esprimersi sull’oppressione femminile: relatrici francesi e italiane – in particolare Anne Marie Sauzeau Boetti – lo contestano con disappunto urlando in tutte le lingue «Basta! Assez! Enough!» e gli impediscono >…
Pubblichiamo di seguito un’anticipazione da Smontare la gabbia. Anticapitalismo e movimento di liberazione animale, a cura di Niccolò Bertuzzi e Marco Reggio (Mimesis, 2019). Un testo volutamente situato e partigiano, ma attento a cogliere non solo il carattere specista delle società moderne (e dell’Italia contemporanea, in modo particolare) ma anche le >…
Si apre il 7 marzo la mostra personale di Claire Fontaine al Palazzo Ducale di Genova, La borsa e la vita (a cura di Anna Daneri, fino al 5 maggio). Una data non casuale, la vigilia della giornata delle donne, per un’artista che già dalla scelta del proprio nome d’arte >…
Questa conversazione prende spunto dalla pubblicazione del libro Manifesti femministi. Il femminismo radicale attraverso i suoi i suoi scritti programmatici (VandA, 2018), a cura di Deborah Ardilli Federico Zappino: Qualche tempo fa, ma in realtà accade periodicamente, venni sollecitato a replicare alle affermazioni, giudicate omofobiche e transfobiche, di alcune femministe che >…
So che le mie frasi sono primarie scrivo con troppo amore nei loro confronti e questo amore compensa i difetti, ma troppo amore nuoce al lavoro Clarice Lispector. Tutto sembra indicare che si può, ancora, trovare quella radice irrinunciabile di reciprocità sulla quale si fonda l’amore, producendo, da qui in >…
Non ho «fatto», come usa dire, il ’68, per limiti anagrafici. Ero una quasi-adolescente che da una buona scuola media di una città di provincia vedeva il mondo sollevarsi, e negli anni immediatamente precedenti aveva già visto cambiare la vita quotidiana, con la musica beat, le minigonne e i pantaloni >…
Pubblichiamo un testo di critica alla «maschilità» nato da un dibattito avviato sulla rivista online Effimera. Parallelamente, il festival Women Out of Joint. Il femminismo è la mia festa (28-29-30 settembre, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) porta avanti l’open call for papers dal titolo Dopo Hegel, su cosa sputiamo? >…
Pubblichiamo un estratto da Brunella Casalini, Il femminismo e le sfide del neoliberismo. Postfemminismo, sessismo, politiche della cura (IF press, 2018) Se è vero che le parole utilizzate per descrivere la vita sociale sono anche forze attive in grado di plasmarla, optare per il lessico della cura o per quello neoliberale >…
Le redazioni dei programmi televisivi mi chiedono talvolta di trovare un caso umano. Un autore legge su un quotidiano una notizia sui nuovi «schiavi», espressione idiomatica intesa come sinonimo di povertà estrema, mancanza di diritti, lavoro povero. (…) Rifiuto di fare i nomi, non conosco schiavi, né casi umani, rispondo. >…
Se è vero che viviamo in un tempo spiccatamente segnato da repentini mutamenti di scala e di paradigma; se è vero che il termine «crisi» – inteso non solo sotto il profilo economico – ha potentemente determinato l’agency dei governi, tanto quanto della costruzione dell’opinione pubblica e della doxa – >…
È forse nella definizione che Emma Goldman da di Mollie Stiemer, «dello stesso stampo dei giovani idealisti russi dei tempi dello zar, pronti a sacrificare la vita quando avevano appena iniziata a viverla», che ci è possibile trovare la spiegazione a quella forza biografica che attraversa la storia di un >…
Il testo è stato scritto in occasione della partecipazione a CampoSud – A Visionary Camp. Gramsci Project (7 settembre – 1 ottobre, Cagliari). CampoSud è un’isola di azione e di pensiero, temporanea e autonoma, dove artisti, curatori, filosofi e pensatori sono invitati a indagare la tensione tra dimensione estetica e praxis >…
Una caratteristica della tradizione marxista è di non avere mai contrapposto l’emancipazione individuale all’emancipazione sociale. Fin dal Manifesto, Marx ed Engels definiscono infatti il comunismo come una «associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione per il libero sviluppo di tutti». In questa prospettiva, diventa centrale la questione >…