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Seconda pelle È singolare che potenze economiche e politiche, come si annovera essere anche l’Italia, non riescano a far avere a sufficienza dispositivi di protezione fisica come le mascherine al personale medico infermieristico, l’aiuto economico a chi non lavora o non può fare la spesa neanche per mangiare e intanto >…

Tra le cose da scongiurare, in questi disperati giorni di quarantena, c’è la possibilità di un biotrauma sociale. Con il termine «biotrauma», in campo medico, si intende una risposta infiammatoria del corpo all’uso prolungato di ventilatori polmonari, un dispositivo artificiale che purtroppo abbiamo imparato a conoscere bene proprio a causa >…

Il dibattito tra quali strumenti l’Europa debba attivare per far fronte alla catastrofe sanitaria e sociale è un dibattito a pieno titolo ascrivibile alla «politica della morte». A più di un mese dall’inizio dell’epidemia in Italia, dopo un numero di morti impronunciabili, la fragile macchina comunitaria mostra tutta la sua >…

Viviamo tempi eccezionali e drammatici. Il dramma sono le morti quotidiane, in Italia e ormai nel mondo, imposte da un virus sconosciuto, contro il quale, al momento, nulla può la ricerca medico-scientifica. L’eccezione senz’altro si è fatta regola di governo: dalla Cina all’Italia, dalla Francia agli Stati Uniti, miliardi di >…

La povertà non è sinonimo di delinquenza – dicono i moralizzanti Quindi se i poveri saccheggiano non è delinquenza – dice il sillogismo La normalità, nonostante tutto, continua a pretendere il suo tributo di vite, e, ad un mese dall’inizio di «questa cosa» chiamata eccezione, tocca pagare una nuova tassa. >…

Da qualche giorno aveva un sapore di sale in bocca. All’inizio pensò che fosse l’effetto di qualche cibo piccante, di qualcosa cucinato con troppe spezie. Poi le venne in mente che poteva trattarsi di un sintomo di disidratazione. La gita in barca era stata lunga e stancante, c’erano troppe meduse >…

Eravamo sul finire dell’Ottocento, in oscillazione ambigua tra materia inanimata e vitalità autonoma delle immagini, quando tra i Frammenti sull’espressione, Aby Warburg ha scritto Tu vivi, eppure non mi fai niente. La cattività dell’immagine, dunque, che quando espone la propria vita, rischia di essere prudentemente controllata e disarmata, ricondotta all’ordinaria >…

Costretti in casa da «cause di forza maggiore»: anche riportando tutto al nucleo, le monadi avranno le finestre. Che l’esperimento radiofonico continui, piuttosto che sperarne la cessazione, e che continui ritornando alla materialità del suono e della musica, e dei corpi che la producono. Spingerlo fino a tornare ai bisogni >…

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